Libero da me stesso e padrone di me stesso

Caro Stefano, molto difficile riassumere tutto il bene che il nostro incontro ha reso possibile imparassi a fare entrare nella mia vita.
Una delle cose che mi vengono in mente è che, grazie alla nostra collaborazione, ora sono capace di imprese che un tempo erano solamente sogni audaci, e alle quali pensavo con non poca malinconia, perché temevo - e in parte sapevo - che non sarei riuscito nella loro realizzazione.

Quando ci siamo conosciuti - nel 2013 - chi mi avesse osservato un attimo con l'abilità di scrutare nelle profondità dalla mia situazione evolutiva disponendo di un po’ di immaginazione, avrebbe forse scorto una certa somiglianza tra me e il globo terrestre quando, un po’ scombussolato per l’inverno appena trascorso, se ne va roteando verso il futuro, ignaro della primavera che lo attende; in quella situazione ove tutto è pronto e i semi sono stati gettati, il pianeta rimane in letargo nell’attesa del sole e del tepore dei suoi raggi.

Ecco Stefano, tu nei miei confronti hai svolto il lavoro che il giallo astro svolge con la Terra; e attraverso i tuoi insegnamenti e la tua guida ho ricevuto il calore che mi serviva perché tutto in me iniziasse a germogliare in modo esponenziale, e le radici si avventurassero sempre più in profondità.

Eh, già, quanta strada abbiamo fatto insieme… ci sarebbe così tanto da scrivere; sarebbe di notevole interesse per me stesso (e, forse, anche per te e chi altro sta leggendo questo scritto?) continuare ad elencare gli obiettivi raggiunti, i doni ricevuti e tutto ciò che di buono è stato generato dal nostro collaborare, ma credo che sarebbero necessari molti altri paragrafi.

Direi che ciò che riassume meglio di ogni cosa i doni che grazie al percorso fatto insieme sono giunti, è l’essere diventato Libero; libero di vivere la vita seguendo i miei sogni più veri e la parte più originale di me, libero da me stesso e padrone di me stesso. Libero di scegliere e creare davvero il mio futuro, possedendo il coraggio necessario per affrontare l’ignoto che mi attende.

Grazie, Stefano.
Con tutto il mio affetto,
Lorenzo